Crediti di carbonio

Asse 4 LEADER del PSR 2007-2013 della Basilicata MISURA 4.1 - SOTTOMISURA 4.1.2.3

Realizzato da Unione Generale del Lavoro Coltivatori di Matera

Chi siamo

L’unione  Inter-Provinciale Bari - Matera della UGL Coltivatori  è un’organizzazione professionale agricola che, in armonia con lo statuto della UGL Coltivatori Nazionale, associa unitariamente su base interprovinciale il settore delle  imprese agricole, dei coltivatori diretti, degli agricoltori anche non a titolo principale, al fine di tutelare i loro legittimi interessi e perseguire, secondo i principi della Costituzione, l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

Il Progetto “Crediti di Carbonio”

Il Progetto “Crediti di Carbonio” è stato ideato e realizzato dalla Presidenza Interprovinciale Bari - Matera della UGL Coltivatori, a regia in convenzione con il GAL “Le Macine” s.c. a r.l.

Le attività progettuali sono state ammesse a finanziamento nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione Basilicata, Misura 4.1, Sottomisura 4.1.2, Operazione 4.1.2.3, Asse 4 LEADER, Piano di Sviluppo Locale “IDEAS”.

Tale progetto, il cui ambito territoriale di studio è stata l’area del Medio Basento in provincia di Matera, è finalizzato alla divulgazione delle funzioni del "Registro Nazionale dei Serbatoi di Carbonio agroforestali", alla promozione della sua attivazione ed al riconoscimento della remunerabilità dei Crediti di Carbonio prodotti dalle attività agro-forestali, nell’ambito degli obbiettivi internazionali di lotta ai cambiamenti climatici stabiliti dal Protocollo di Kyoto.

Il ruolo delle superfici agro-forestali nella lotta al cambiamento climatico

Il Protocollo di Kyoto, formalmente in vigore dal 16 febbraio 2005, prevede un impegno di riduzione delle emissioni nette dei gas a effetto serra cui i Paesi Firmatari devono ottemperare. L’Italia, per rispettare l’obbiettivo di contenimento pari a 485,7 milioni di tonnellate di CO2eq all’anno (cfr. D.Lgs. 216/2006), ha previsto l’attuazione di una serie di misure per riuscire a ridurre il bilancio netto nazionale delle emissioni di gas-serra, tra cui interventi volti a promuovere l’assorbimento di carbonio nel settore agro-forestale.

Al fine di certificare tali assorbimenti di carbonio, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, di concerto con il Ministero delle Politiche Agricole Forestali e Alimentari, ha istituito, con il Decreto del 1° aprile 2008, il "Registro Nazionale dei Serbatoi di Carbonio agro-forestali".

È noto come le foreste, assorbendo biossido di carbonio (CO2) ed altri inquinanti gassosi e rilasciando ossigeno e particolari gas in traccia, agiscano come importanti regolatori nell’accumulo di gas serra e scambino annualmente con l’atmosfera oltre il 60% di tutto il carbonio assorbito dalla biosfera. I popolamenti forestali, perciò, rappresentano un notevole serbatoio di carbonio che viene fissato nella biomassa epigea ed ipogea e, quindi, nella lettiera e nella frazione umica dei suoli forestali.

Anche le superfici agricole, se correttamente gestite con pratiche di utilizzo dei suoli sostenibili e quindi rispettose degli equilibri fisici, chimici e microbiologici naturali, determinano la formazione di suoli vegetali in cui la sostanza organica, oltre a svolgere un’azione concimante ed ammendante, determina il notevole vantaggio di immobilizzazione della CO2.

Obbiettivi del Progetto “Crediti di Carbonio”

Allo scopo di accertare e certificare l’importantissimo ruolo svolto sia dalla vegetazione forestale che dalle colture agrarie nella cattura e nell’immagazzinamento della CO2 atmosferica, il Progetto “Crediti di Carbonio” ha previsto la realizzazione di una campagna di ricerca, di studio e di divulgazione, volta a:

  1. Monitorare la variabilità spaziale dei flussi di carbonio re-immesso e stoccato nei sistemi agricoli e forestali;
  2. Quantificare e certificare le quantità nette stoccate nei serbatoi analizzati;
  3. Promuovere una gestione delle superfici agro-forestali che ne aumenti la capacità di stoccaggio di carbonio;
  4. Valorizzare la remunerabilità dei “Crediti di Carbonio” generati dalle superfici agro-forestali.

L’Ugl Coltivatori Bari - Matera ha realizzato il suddetto studio in convenzione con la Agreenment s.r.l., spin off accademico dell’Università degli Studi della Basilicata, che, applicando protocolli scientifici accreditati, ha quantificato e analizzato i flussi di carbonio relativi a diversi siti, rappresentativi ognuno dei sistemi agrari e forestali caratterizzanti l’ambito territoriale del Medio Basento. Inoltre, per ogni sito sono state individuate le tipologie di gestione più consone a favorirne lo stoccaggio di carbonio nei diversi serbatoi (sinks).

I risultati del Progetto “Crediti di Carbonio”sono stati pubblicati nei seguenti Report:

  • “Il Registro Nazionale dei Serbatoi di Carbonio agro-forestali ed il mercato volontario dei Crediti di Carbonio”
  • “Studio e definizione del contesto territoriale del Medio Basento e delle potenzialità di stoccaggio del carbonio nei sistemi agro-forestali locali nella lotta ai cambiamenti climatici”.

Con la divulgazione di questo lavoro si vuole sensibilizzare i soggetti proprietari e/o conduttori delle superfici agro-forestali all’applicazione di una gestione atta ad ottimizzarne la capacità di stoccaggio di carbonio atmosferico, anche nell’ottica di una nuova opportunità di ricapitalizzazione aziendale. Infatti, l’applicazione di corrette pratiche colturali agro-forestali potrebbe apportare vantaggi non solo in termini ecologico - naturalistici ma anche in termini di reddito, grazie all’iscrizione delle proprie superfici aziendali al "Registro Nazionale dei Serbatoi di Carbonio agro-forestali".

Allo stato attuale, il Registro non è ancora operativo, poiché si è ancora in attesa del regolamento attuativo. Quindi, ad oggi, ai detentori delle superfici agro-forestali non vengono ancora riconosciuti i Crediti Certificabili (CER). Tuttavia, è possibile scambiare i crediti di carbonio generati attraverso il mercato volontario non regolamentato (VER), che però ne fa oscillare il valore secondo la domanda e l’offerta.

Le potenzialità di sviluppo del settore primario nell’ambito dell’attuazione del Protocollo di Kyoto potrebbero essere molto interessanti per il nostro Paese. Perciò, con questo progetto, si intende contestualmente sensibilizzare anche le istituzioni nazionali e locali ad una immediata attivazione del Registro, strumento indispensabile al riconoscimento dei Crediti di Carbonio remunerabili nei confronti dei proprietari e/o conduttori delle superfici sia forestali che agricole.

Inoltre, si crede che la pubblicazione dei risultati di questo studio possa contribuire a diffondere l’utilizzo di approcci gestionali agro-forestali rispettosi dell’integrità ambientale del territorio, favorendone così la conservazione, il restauro ed il presidio da parte degli operatori locali, contrastandone l’abbandono ed il degrado cui allo stato attuale stanno andando incontro.

Difatti, la sfida attuale per l’agricoltura non è solamente il risultato produttivo, ma anche la conservazione ed il miglioramento delle risorse naturali, la protezione ed il recupero dei suoli (Kirchmann e Thorvaldsson, 2000), assumendo così un ruolo polifunzionale.